L’8 aprile, è stata espressa la sentenza di un processo che ci vede accusati della violazione delle prescrizioni emesse dal questore durante un presidio sotto il centro di identificazione ed espulsione di Modena del 3 Aprile 2011.
Ricordiamo che al termine di questo presidio venne sequestrato l’impianto di amplificazione usato per rompere l’isolamento del lager e comunicare con i ragazzi internati, riconsegnatoci circa un anno dopo…
Il giudice con una sentenza, che non tiene conto minimamente di determinanti dati di fatto e testimonianze a nostro favore, ci ha condannato a una ammenda pro capite e al pagamento delle spese processuali.
In questo giudizio della magistratura non possiamo che percepire questo monito: le lotte vanno processate a prescindere.
Non è una multa che ci farà desistere di lottare a fianco di quei ragazzi che con sempre nuova energia si ribellano dentro questi campi di concentramento denominati CIE, anzi, è sempre più chiaro, che col Potere non ci sarà e non dovrà esserci mediazione se si combatte per la libertà.
PER LA LIBERTA’ DI TUTTI E TUTTE, PER LA DISTRUZIONE DI OGNI GABBIA FINO ALL’ ULTIMO MATTONE!
Alcuni imputati