Repubblica online: Sei giorni di sciopero al Cie di Modena
La Cgil denuncia: gli stipendi non sono mai stati regolari, e versati peraltro dalla Prefettura. Il sindacato chiede la revoca del contratto al consorzio L’Oasi così come avvenuto a Bologna
La protesta contro il consorzio L’Oasi si sposta da Bologna a Modena. Se a Bologna la Prefettura ha deciso di revocare il contratto per la gestione del Cie, a Modena i lavoratori del Centro di identificazione ed espulsione hanno deciso di incrociare le braccia per sei giorni, da martedì a domenica, contro gli stipendi a singhiozzo, giunti peraltro non dal consorzio ma dalla Prefettura.
“Inoltre – spiega la Cgil modenese – ci sono gravi problemi nella gestione interna: la direzione viene affidata di volta in volta a figure diverse e anche le condizioni degli ospiti sono in netto peggioramento”. Secondo il segretario provinciale della Cgil di Modena, Tania Scacchetti, contattata dall’agenzia Dire, “ormai la vertenza del Cie ha assunto caratteristiche non più tollerabili. Quello che annunciamo oggi e’ l’ennesimo sciopero e ci aspettiamo, come avvenuto al Cie di Bologna, la revoca immediata della concessione e un nuovo bando di gara”.
(06 luglio 2013)
Resto del Carlino online: Sei giorni di sciopero al Cie
Il sindacato denuncia il fatto che il personale sia “nuovamente senza retribuzioni, da maggio, da parte del consorzio gestore ‘L’Oasi”
Modena, 6 luglio 2013 – Fp-Cgil ha proclamato sei giornate di sciopero, a partire da martedì prossimo, per i trenta lavoratori del Centro di Identificazione ed Espulsione. Il sindacato denuncia il fatto che il personale sia “nuovamente senza retribuzioni, da maggio, da parte del consorzio gestore ‘L’Oasi”.
Per la giornata di mercoledi 10 e’ annunciato un presidio di lavoratori e sindacato davanti alla prefettura di Modena, dalle 10 alle 12. “Si tratta dell’ennesima azione di protesta – si legge nel comunicato di Fp-Cgil – che i lavoratori sono costretti ad intraprendere per denunciare e dare visibilità ad una situazione diventata ormai insopportabile. Negli ultimi due mesi questa grave, costante e sistematica inadempienza contrattuale ha portato i lavoratori a riunirsi in assemblea e a decidere la proclamazione dello sciopero.
Dallo scorso agosto, di dodici mensilità – dichiara Fp-Cgil – solo una e’ stata loro pagata regolarmente dal datore di lavoro e una parte di queste è stata erogata, ovviamente in ritardo, dalla prefettura per richiesta del sindacato secondo quanto previsto dal art. 1676 del Codice Civile, e grazie anche alle mobilitazioni continue dei lavoratori”.