Cgil: «Per Questura e Cie 4 milioni all’anno di affitti»
Zavatti: «Si parla tanto di risparmi e tagli, poi il Viminale versa cifre colossali a società romane per lo stabile della polizia e per il centro clandestini»
Si parla tanto di “spending review” e di “tagli” in bilancio, ma nessuno parla degli sprechi a volte enormi che lo Stato continua a sostenere in questi tempi. Due esempi? Li porta Franco Zavatti della Cgil spiegando che la Questura di Modena è in uno stabile affittato da una società immobiliare romana, Beni Stabili spa, e il Viminale, solo per Modena, paga ormai 2,8 milioni di euro all’anno. Poi c’è il Cie, appena chiuso, affittato dal Viminale a quasi un milione e mezzo all’anno. Prezzi di mercato? L’ordine pubblico a Modena versa da anni in una situazione che sfiora l’emergenza: tutti sanno che, ad esempio, la polizia è sotto organico e i sindacati di polizia lo hanno più volte riferito, così come per alcuni periodi si cono stati problemi gravi per la manutenzione e il carburante delle auto di servizio. In questo scenario, Franco Zavatti coordinatore Cgil regionale per la legalità e la sicurezza, sottolinea le incongruità che emergono – decisamente gravi e macroscopiche – proprio mentre il Commissario straordinario del governo per la spending review si accinge a presentare il suo piano di “ristrutturazione”. Per Cgil «la via maestra è quella di cambiare l’inutile per rinforzare i servizi indispensabili, a partire dai settori per la sicurezza dei cittadini, la giustizia, la lotta alla malavita ed il forte contrasto alle evasioni, truffe fiscali e lavoro irregolare». Scrive Zavatti: «Nei giorni scorsi la Ragioneria dello Stato ha denunciato i “debiti dei Ministeri fuori bilancio”, col primato che va al Ministero dell’Interno sotto la significativa voce “canoni, affitti ed utenze” per ben 370 milioni di euro, in barba a trasparenza e risparmio. Il Viminale paga affitti per locazione di immobili di servizio, cioè per dare casa a Questure, Commissariati, Cie, ed altro. Tralasciamo il paradosso che, mentre si pagano affitti da capogiro, il Demanio conserva immobili inutilizzati per un valore di miliardi, sparsi in tutto il Paese, Modena compresa. Ma il punto significativo è che si pagano canoni d’affitto talmente esosi che consentirebbero, in pochi anni, l’acquisto dell’intero immobile, facendo risparmi ed affari per lo stato». Zavatti ripropone il caso esemplare della Questura di Modena: «Dal 2000 la nuova sede occupa un edificio costruito da un’impresa amica in Vaticano e poi di proprietà della rinomata società “Beni Stabili Spa” che l’affitta al Viminale per un canone annuo iniziale con 2.013.000 euro, più Iva, più adeguamento Istat, e giunto oggi a 2.800.000 euro, valido 9+6 anni, cioè fino al 2015» . Come si vede, un budget di affitti che ha superato i 35 milioni e che sarebbero già bastati per l’acquisto della Questura. Si può aggiungere il caso del Cie modenese, ora in chiusura e speriamo sia davvero definitiva. La proprietà dello stabile, “Iro Spa “, lo ha affittato al Ministero all’incredibile canone iniziale di 1.445.440 euro annui, più Iva, più adeguamenti Istat e con contratto quindicennale, che scade a fine 2014. «Anche il Cie, con i costi dell’affitto, si sarebbe comprato già un paio di volte. Tanto più che la struttura servirà in futuro per auspicabili attività alternative al carcere», commenta il sindacalista.