Forniture al Cie: i titolari del Consorzio Oasi denunciati per frode
Nei guai i due responsabili del consorzio che si occupava delle forniture al Cie di Modena: le denunce scaturite dalle indagini della Guardia di Finanza
Nei guai i responsabili del Consorzio Oasi che si occupava delle forniture al Cie. Due le denunce che sono scaturite dall’indagine condotta dalla Guardia di finanza di Modena. Il consorzio siracusano l’OASI, dopo una gara d’appalto ad evidenza pubblica nella quale non erano pervenute offerte appropriate, si era aggiudicato con procedura negoziata la gestione triennale del Centro di Identificazione ed Espulsione (CIE) di Modena. Secondo la ricostruzione della Finanza, l’aggiudicazione era avvenuta offrendo un ribasso del 3% sul prezzo a base d’asta (30 euro giornalieri per ciascun ospite), per un corrispettivo complessivo di oltre 1,9 milioni di euro. Dall’esame della documentazione acquisita, è emerso che il Consorzio aveva presentato certificati di regolarità contributiva (DURC) che non corrispondevano alla propria, reale posizione. Infatti il Consorzio – a causa di una conclamata incapacità economico-finanziaria – aveva accumulato un effettivo debito contributivo verso gli Enti previdenziali pari ad oltre 300.000 euro.
Il Cie poteva contenere fino a un massimo di 60 ospiti; è stato accertato che, nell’esecuzione del contratto di appalto, il Consorzio si era reso responsabile di molteplici inadempienze relativamente agli aspetti contabili e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Inoltre lo stesso non aveva provveduto a somministrare servizi secondo le modalità qualitative e quantitative previste dal capitolato d’appalto. Mancavano ad esempio medicinali e adeguate terapie mediche; la fornitura agli ospiti dei prescritti kit di vestiario non era completa e non veniva sostituita nei tempi previsti; il personale presente era inferiore a quello previsto; la fornitura di pasti era di porzioni scarse e/o di scarsa qualità.
Il Consorzio era anche in procinto di aggiudicarsi la gara d’appalto, del valore di 4 milioni e 336.200, indetta nell’anno 2013 dalla Prefettura di Milano per la gestione del CIE di Milano e aveva presentato un’offerta per la gara d’appalto del valore di 11 milioni e 826.000 avviata nello stesso anno dalla Prefettura di Roma per la gestione del relativo CIE. L’Oasi è poi stato escluso. Al termine delle indagini due legali rappresentanti e l’amministratore di fatto del Consorzio L’OASI sono stati denunciati per frode nelle pubbliche forniture, in concorso. La competente Procura della Repubblica di Modena ha già provveduto a richiedere formalmente il rinvio a giudizio dei soggetti ritenuti responsabili della frode.
La Prefettura di Modena ha già rescisso il contratto di appalto con il Consorzio L’OASI e, successivamente il Ministero degli Interni, di concerto con il Ministero dell’Economia, ha decretato la chiusura definitiva del CIE di Modena, a decorrere dallo scorso mese di dicembre 2013.